E’ bene sfatare questo tabù: l’orgasmo multiplo non è una leggenda metropolitana. Anzi è una possibilità concreta che la donna deve imparare a conoscere. L’alone di scetticismo che si percepisce intorno a questo tema è spesso dovuto ad un problema di base: la donna, anche in condizioni non patologiche, non riesce a raggiungere nemmeno un singolo orgasmo. Tale fenomeno prende il nome di anorgasmia, e può essere dovuto ad una scarsa conoscenza del proprio corpo, ad uno scarso feeling col proprio partner, o ad un blocco emotivo che si vive durante il rapporto sessuale. Qualunque sia la causa, è sempre bene recarsi dal proprio ginecologo per un consulto specialistico approfondito.

Anzitutto è bene fare una precisazione: l’orgasmo multiplo non va confuso con l’orgasmo sequenziale, che a differenza del primo prevede pause. La peculiarità di quello multiplo è la mancanza del periodo refrattario, motivo per cui è più probabile che si manifesti nelle donne piuttosto che negli uomini. Si può manifestare come un’ondata impetuosa di eccitazione che si prova in modo continuo, a differenza dell’orgasmo sequenziale che prevede picchi di piacere separati da pause.
Lascia un commento